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martedì 20 dicembre 2016

Step21. Protagonists


21. I PROTAGONISTI

Come introdotto nello Step.02* l'origine semantica della parola "turchese" associata anche al colore dell'omonimo minerale ha origine verso la fine del 1500 quando i veneziani iniziarono a smerciare la pietra in occidente con il nome di "pierre turquoise" (pietra turca) che le conferiva un irresistibile fascino esotico. Nei post precedenti sono già emerse diverse figure che si collegano più o meno direttamente al turchese scuro. In questo post ho deciso di partire da una ricerca sulla storia del popolo turco che ha conferito il nome al colore oggetto del mio blog attraverso le biografie di alcuni suoi importanti personaggi.

turchi* sono quell'insieme di popolazioni parlanti le lingue turche, che fanno parte a loro volta delle lingue altaiche* e che vivono oggi in ampie zone dell' Asia centrale, settentrionale e in Europa orientale. 
A partire dal 1100 circa, la popolazione del Turkestan* da popolo mercenario degli arabi* quale era stato fino ad allora, sottrae al grande califfato arabo-islamico numerosi territori, andando a raccogliere sotto un'unico dominio diverse tribù ( Qarluq* , Uiguri* , Kirghisi* ...) e a creare con il passare del tempo, sfruttando la decadenza del califfato a seguito dell'invasione mongola* ,quello che sui libri di storia viene ricordato come Impero Ottomano* .

L'ascesa di Solimano il magnifico* , nel 1520 coincide con il momento più elevato per la cultura ottomana, oltre che per la sua espansione militare e l'influenza politica.

Ritratto di Solimano il magnifico, 1530, ritratto da Tiziano* 


Sultano, califfo, protettore della Mecca, durante il suo regno si fa chiamare khan, rivendicando titoli ancestrali dell'antico Oriente, senza però rinunciare all'altra parte dell'allora mondo conosciuto, pretendendo di essere definito "cesare dei cesari" erede di Roma e di Bisanzio.

Tra le migliorie apportate dal sultano illuminato è sicuramente annoverata la tolleranza culturale e religiosa. Se in occidente ad un musulmano non era permesso residenza, tra gli ottomani, invece era concesso ai cristiani non solo di abitare, ma anche di professare liberamente i loro culti religiosi. Questa tolleranza, unita ad altri interventi altrettanto illuminati, resero la capitale dell'Impero Istanbul* una città meravigliosa, ricca e dinamica.

Sotto il suo regno i confini dell'Impero Ottomano si espandono in tutta la loro incredibile estensione: da Algeri a Baghdad, dal Il Cairo fino alle porte di Vienna.



Dopo la morte di Solimano, l'impero ottomano gradualmente s'indebolì per un declino della sua precedente buona amministrazione, per le ripetute guerre con la Russia e l'Impero Austro-Ungarico, oltre che per l'emergere dei movimenti nazionalistici nei Balcani. Al termine della perduta Prima Guerra Mondiale, I confini dello stato turco vennerò limitati ai soli territori dell'Anatolia, della Rumelia e della Tracia, in quella che è diventata l'odierna Repubblica di Turchia.

Protagonista assoluto della formazione dell'odierna repubblica fu Mustafa Kemal Ataturk* primo presidente della Repubblica considerato padre della moderna Turchia.

Mustafa Kemal Atatürk

Egli si rivela un capo militare vittorioso durante la Prima Guerra Mondiale* e acquista la fama di eroe nazionale nell'estenuante difesa della città di Gallipoli aggredita dalle truppe inglesi diventando colui che darà vita con la sua vittoria a un riscatto nazionale turco.
Dopo aver ottenuto condizioni di armistizio convenienti, emana la circolare di Amaysa nella notte del 21 Giugno del 1919 attraverso la quale, contando sul sostegno di differenti anime del nazionalismo dichiara che il governo di Istanbul non è in grado di affrontare l'enorme crisi che sta attraversando il paese e di conseguenza, da vita un contro-potere nell'Anatolia centrale. 

Ataturk ricopre fino al 1922 il ruolo di dittatore, oltre che di comandante in capo, stroncando con la violenza ogni tentativo di dissenso. Mentre i Greci lasciano l'avamposto di Smirne e il territorio turco, tra i due paesi viene siglato un accordo che prevede il rientro in patria turca di 500mila musulmani e turchi dalla Grecia e di un milione e mezzo di ortodossi e greci dall'Anatolia alla Grecia. Ataturk, dopo aver smantellato così un impero multi-etnico, crea una nuova nazione, l'odierna Repubblica di Turchia* del quale diventa primo presidente.

Arrivando a parlare del presente, il protagonista assoluto della scena politica turca è sicuramente la discussa figura del presidente Recep Tayyip Erdoğan* .


Recep Tayyip Erdoğan

Erdogan è uno dei leader politici più osservati e discussi al mondo. È a capo di un enorme stato a maggioranza musulmana che sta trattando per entrare nell'Unione Europea e allo stesso tempo è molto invischiato nelle complicate vicende del Medio Oriente. Fino a non molto tempo fa, commentatori e analisti occidentali parlavano della Turchia come un modello da seguire per gli stati a maggioranza islamica: sembrava che Erdogan fosse riuscito a stabilire un governo democratico, il primo eletto dal popolo, oltretutto membro della NATO. Poi le cose sono cominciate ad andar male ed Erdogan che era considerato un "buono" iniziò a diventare un "cattivo" cominciando a sbarazzarsi rozzamente dei suoi avversari e a trasformare la Turchia in un regime autoritario di fede musulmana.

Prima di Erdogan, infatti, in Turchia si era cercato di mantenere il cosiddetto "ordine kemalista", voluto appunto da Ataturk, fondato su uno stato laico e anti-comunista. Erdogan da quando nel 2003 è diventato primo ministro della Turchia con il suo partito, l'AKP, sembra essere riuscito per la prima volta a imporre un modello diverso incentrato su forte orientamento islamico e conservatore, non facendosi scrupolo di ricorrere alla violenza contro i suoi oppositori e andando via via a incentrare nella sua figura tutti i poteri dello stato.

Dopo aver ripercorso con serietà attraverso i suoi personaggi storici la storia del popolo turco, vi lascio ritornando a parlare direttamente del turchese scuro attraverso un personaggio che ha reso divertenti le nostre ore davanti alla TV:

Rosita



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